La dodicesima fragranza della collezione monolitica UNUM è stata pensata per affrontare la più intensa delle emozioni: la paura. Il punto di partenza dell'ispirazione è un estratto del Vangelo di Matteo.
In questa parabola Gesù illustra come avverrà il rapimento della Chiesa. Gesù racconta la storia di 10 vergini in attesa del ritorno dei rispettivi sposi, cinque previdenti e cinque disattente. Le dieci vergini simboleggiano la Chiesa, mentre lo sposo simboleggia il ritorno di Gesù. Si racconta che solo le cinque vergini previdenti conservano abbastanza olio per la loro lampada che le guiderà nel buio quando lo sposo è di ritorno e che permetterà loro di entrare in chiesa, mentre le altre cinque vengono allontanate: ""Non ti conosco"".
Questo è solo l'inizio. L'idea è di andare al di là dell'evangelizzazione di queste parole e affrontare le nostre paure a un livello più profondo e intenso, evocando emozioni contraddittorie e sperimentando il fascino seducente del pericolo - un ""amor fati"", come sosteneva Nietzsche - o la presenza di cose che sfuggono al nostro controllo.
Il profumo trasmette l'idea di distruzione, la scelta del silenzio, l'introspezione necessaria per immergersi nelle profondità dell'esistenza più lontane dalla pelle.
Eppure, cercare di controllarlo crea un'attrazione e persino una sensazione di piacere verso questa paura ricercata e desiderata.
Filippo Sorcinelli è un artista italiano eccezionale. A 13, divenne organista nelle cattedrali di Fano, Rimini, San Benedetto del Tronto, e più tardi, frequentò corsi presso il Pontificio Istituto di Musica Sacra e partecipò a prestigiosi festival musicali in Italia.