Filippo Sorcinelli è un artista italiano eccezionale. A 13, divenne organista nelle cattedrali di Fano, Rimini, San Benedetto del Tronto, e più tardi, frequentò corsi presso il Pontificio Istituto di Musica Sacra e partecipò a prestigiosi festival musicali in Italia.
Ha unito, nel 2001, Arte e religione, e ha fondato un laboratorio di alta sartoria per il clero della chiesa e, tra i suoi clienti, ci sono i papi Benedetto XVI e Francesco. Nel 2013, ha co-fondato "UNUM", ispirato all'architettura gotica, una collezione di cinque profumi, basati su incenso prezioso, rose mitiche per ricreare lo spirito religioso senza tempo del Vaticano.

Qual è il tuo motto?

Filippo Sorcinelli: "Riguarda le materie prime e la ricerca dei materiali".

Qual è la tua memoria olfattiva più antica?

Filippo Sorcinelli: "In primo luogo, l'odore dei granelli di incenso che avrei macinato quando ero un chierichetto. In secondo luogo l'odore del legno tagliato della bottega di mio padre, che era vicino alla stanza in cui suonavo il pianoforte".

Sei un artista che lavora con diverse forme d'arte: musica, fotografia e così via. Come hai scelto la profumeria?

Filippo Sorcinelli: "Il profumo, come la musica, è un mezzo artistico che non ha bisogno di riferimenti figurativi, il profumo è l'arte dell'olfatto".

Suoni l'organo? Cosa ha di particolare questo strumento che ti affascina?

Filippo Sorcinelli: "Una volta, quando avevo cinque anni, svenni mentre ascoltavo un organo, dopo diversi anni di allenamento amo ancora la musica francese del 19 e 20  secolo ma preferisco le forme musicali che mi fanno sentire libero, senza note o spartiti, mi piace l'improvvisazione. "

Qual è stata l'ispirazione dietro le tue ultime due creazioni?

Filippo Sorcinelli: "Ennui-noir è un'ode alla noia, la noia non è vuoto, ma pienezza, fertile pienezza. È l'umanità che riflette sulla propria esistenza. Ennui-noir è un luogo dove l'impossibile diventa possibile. È un profumo orizzontale che ti fa cadere in una nobile forma di apatia che permette di scoprire la verità su noi stessi.


Symphonie-passion nasce dalla memoria di un viaggio, ai piedi di una chiesa dove qualcuno suona l'organo. È la memoria sussurrata dal vento dall'armonium, la scala a chiocciola che porta al campanile, il ricordo di note sorprendenti e commoventi suonate dal maestro. Nel momento in cui la musica inizia, il suono è intriso di legno e polvere. Symphonie-passion è anche il titolo di un'opera improvvisata da Marcel Dupré, il famoso organista nato a Rouen, in 1921. "